(fonti dell’articolo in fondo al testo)

A COSA SERVE LA TANGOTERAPIA?

ANTISTRESS
Perché il tango scioglie le tensioni più che altri tipi di ballo? «Perché è di forte intimità e l'abbraccio intenso stimola i recettori della pelle e attiva nel cervello il rilascio di ossitocina, l'ormone che combatte l'ansia e lo stress», spiega Federico Trassero, uno dei primi psicologi argentini ad aver promosso la tangoterapia. «È possibile curarsi con il tango, perché l'improvvisazione consente una libertà espressiva che non esiste in nessun'altra forma artistica».
Chi balla esprime la sua personalità, i conflitti interiori, le proprie inibizioni. E permette al terapeuta, che assiste alla seduta lezione, di decifrare i messaggi del corpo.
«La tangoterapia si è rivelata utilissima per combattere gli attacchi di panico e i disturbi alimentari», dice ancora Trassero.
Ma farebbe bene a tutti sperimentare l'ebbrezza della milonga. «È l'espressione di tanti sentimenti umani: dell'intimità dell'uomo e della donna, della nostalgia, dell'allegria con gli amici, dei vizi, delle perdite, del tempo che passa, della passione».

TOCCASANA CONTRO IL MAL DI SCHIENA
«La pratica rafforza i muscoli centrali e aumenta la flessibilità del tronco e la tonicità dei glutei», spiega Patricia Mc Kinley, professore associato di terapia fisica e occupazionale all'Università McGill di Montréal, in Canada. «Ma soprattutto è l'unica danza basata in modo completo sul principio dell'equilibrio. Grazie ai movimenti in avanti e all'indietro, il corpo impara a non smarrirsi nello spazio». Un esercizio che si rivela prezioso nella vita di tutti i giorni.
I numerosi gesti improvvisi del tango insegnano a non perdere stabilità fuori dalla milonga (il locale tipico dove si balla), come in autobus in caso di calca, o di frenate brusche della metropolitana.
• Avvertenza. «Vietato provarci per chi ha problemi al ginocchio», continua Mc Kinley. «I movimenti bruschi potrebbero essere fatali per le articolazioni precarie. Anche chi ha delle forti lombalgie in corso deve astenersi».

TERAPIA DI COPPIA
France Potvin, psicologa di Montréal, si è resa conto che esiste una corrispondenza tra le tensioni nei passi di una coppia di danzatori e le loro difficoltà relazionali. Da qui l'idea di approfondire l'argomento fino a elaborare una cura per i suoi pazienti. «È un'alternativa alla terapia verbale tradizionale», racconta. «Ed è per questo che incuriosisce soprattutto gli uomini, meno a loro agio delle donne nel parlare e più propensi a esprimersi con il movimento fisico».
Lo scopo è quello di insegnare alle coppie un modo nuovo di ascoltarsi e di perdonarsi. «L'obiettivo è che la relazione si armonizzi in modo naturale, assecondando il ritmo e i suoni», continua Mc Kinley. «E il tango è l'ideale perché propone sei temi ricorrenti nella terapia di coppia, cioè la distribuzione di potere e dei ruoli, la negoziazione della distanza e della vicinanza, l'essere presente a se stessi e all'altro, la comunicazione e l'espressione delle emozioni, la gestione dei conflitti e la sicurezza nella relazione»

MENO RISCHIO INFARTO E VENE VARICOSE
I risultati di una ricerca del cardiologo Roberto Peidro possono sorprendere. Ballare il tango in modo regolare aiuta a diminuire la frequenza dei battiti a riposo e ad aumentare la quantità di sangue pompata: in altre parole, un esercizio per il cuore utile a prevenire vari scompensi. Come dire, chi non ce la fa a praticare il jogging può trasferire i suoi allenamenti in balera.
«Secondo alcuni ricercatori, il tango riduce il rischio di infarto e di ischemie cerebrali», precisa Ricardo Edgar Comasco, cardiologo di Buenos Aires e autore con Peidro di un saggio sul tema, Con il cuore nel tango. «La danza argentina fa rinvigorire la circolazione del sangue, che (unita a un'alimentazione adeguata) aiuta a spazzare via dalle arterie le placche formate dal colesterolo cattivo e gli eventuali coaguli. Non solo: combatte le vene varicose e, su un versante più ampio, migliora la risposta immunologica del corpo».
Quanto concedersi al ritmo del tango? Secondo Peidro, «l'ideale sarebbe tre volte alla settimana, in pista tra i 45 e i 60 minuti».
• Avvertenza: chi soffre già di patologie cardiache non deve buttarsi nella mischia senza aver consultato uno specialista. Visita utile, peraltro, a chiunque voglia cominciare a studiare in uno dei tanti corsi che ormai proliferano in Italia a un ritmo esponenziale.

ALLEVIA I SINTOMI DI PARKINSON E ALZHEIMER
Alcuni ricercatori della Washington University di St. Louis, negli Stati Uniti, hanno perfino sperimentato la danza su persone al primo stadio del Parkinson: i movimenti si sono rivelati utili perché hanno migliorato equilibrio e deficit dell'andatura, molto più di quanto non facciano il Tai chi o altre attività fisiche. E in alcuni centri del Paese sembrano trarre benefici dal ballo i malati di Alzheimer (nella forma ancora lieve), perché seguire un'attività di coordinazione motoria come quella li obbliga a esercitare la memoria per ricordare i passi.

fonte: Maria Zuppello sito OK Salute e benessere

TANGO E SALUTE....

A Milano la tangoterapia entra in ospedale: al San Giuseppe si balla come
in milonga
due volte la settimana, come attività inserita nel protocollo
di riabilitazione per Parkinson, sclerosi multipla, ictus, problemi dell'equilibrio
e respiratori. Ma il tango ha benefici per tutti: per esempio fa bene al cuore,
come assicurano gli studiosi, sia in senso metaforico sia in senso fisiologico.
Stretta stretta, la coppia rinsalda l'intimità; passo a due dopo passo a due,
il
muscolo cardiaco si rinvigorisce. Non solo: secondo alcune ricerche
aiuta a combattere il
mal di schiena ed è ideale per diminuire lo stress.

milongut casa de tango

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